Far salire il valore di un immobile o accelerare una trattativa di vendita puntando sull’ effetto wow: piccoli interventi di ristrutturazione per stupire ed emozionare l’acquirente
Riuscire a vendere o dare in locazione un immobile sembra, oggi più che mai, solo una questione di prezzo; spesso chi vuole vendere una casa si trova infatti nelle condizioni di doverla svendere o abbassare il canone di affitto a causa dell’ampia offerta disponibile per la parte acquirente e locataria. Ma è proprio solo una guerra di prezzo? Il fattore economico è sicuramente importante, ma se andiamo a toccare le corde dell’emozione della controparte, aumentando il valore di un immobile percepito, possiamo sicuramente giocarci al meglio la vendita. Puntare al cosiddetto effetto “wow” che si ottiene quando la parte interessata apre la porta di casa, ne rimane piacevolmente colpito e decide che è quella la casa che vuole.
Risponde a questa esigenza l’home staging, cioè l’atto di preparazione di un immobile per la vendita/locazione prima di proporlo sul mercato in modo da renderlo attraente per i potenziali acquirenti e/o inquilini, concludendo l’affare in tempi più rapidi e massimizzando i guadagni.
Mentre in Italia è una tendenza che si è diffusa rapidamente solo negli ultimi anni, probabilmente influenzata dai tanti e fortunati programmi televisivi dedicati all’argomento, all’estero e soprattutto negli USA, dove è nato negli anni settanta, è una pratica comune per aumentare il valore di un immobile.
Oggi diverse ricerche affermano che l’home staging può ridurre il tempi di vendita sul mercato da un terzo alla metà, ed il proprietario può recuperare dal 6% al 20% in più di una casa vuota o una casa non adeguatamente abbellita.
Scopriamo quindi insieme a PROGEO, azienda specializzata in ristrutturazioni e partner di Domo Specialist, quali sono i principali consigli per preparare un immobile alla vendita o locazione.
Innanzitutto è necessario spersonalizzare e rendere il più neutrale possibile l’ambiente, l’immobile deve poter piacere e colpire favorevolmente il numero maggiore di potenziali acquirenti.
Sistemare o sostituire gli elementi danneggiati sia strutturali (muri, pavimenti…), idraulici (sifone, caloriferi…) o elettrici (prese…) e procedere con l’imbiancatura dei locali per dare un’immagine ordinata e pulita all’appartamento. Se in buone condizioni, potrebbe essere utile anche la verniciatura delle porte interne e la sostituzione delle maniglie unito alla sostituzione dello zoccolino battiscopa.
In presenza di parquet, la levigatura e lucidatura diventano indispensabili per rendere l’appartamento davvero appetibile. Se il pavimento fosse irrimediabilmente rovinato, esistono piastrelle in gres porcellanato a bassissimo spessore (4 mm) da posare in sovrapposizione al pavimento esistente oppure un pavimento in pvc di ultima generazione finto legno, sempre a basso spessore, così da non compromettere porte e serramenti.
Il bagno è generalmente la nota dolente delle case da vendere o affittare, ma non è necessario spendere un capitale per renderlo accogliente: cambiamo almeno i sanitari, i rubinetti e mettiamo un box doccia nuovo e moderno. Poi impreziosiamo con un vaso di fiori freschi.
È infine fondamentale riorganizzare gli spazi con l’arredo già presente nell’immobile, eliminando elementi inutili o non perfettamente in ordine. Cercate di rendere più armonioso e piacevole l’ambiente aggiungendo elementi di tappezzeria – come tende, copriletto o semplicemente cuscini – che creino un fil rouge da una stanza all’altra.
Oltre a questi semplici interventi, l’eventuale ristrutturazione diventa di carattere straordinario e sicuramente più onerosa, ma consentirebbe di rimettere a nuovo l’appartamento, con la sostituzione degli infissi esterni, il rifacimento degli impianti idrosanitari, gli impianti elettrici e magari la ridistribuzione interna degli spazi e locali.
Il consiglio di DOMO “Nella valutazione economica generale è sempre utile considerare l’importanza che rivestono le detrazioni fiscali per ristrutturazione (50% per opere di ristrutturazione generiche, 65% per opere destinate al miglioramento energetico). Il che impone quanto meno una riflessione approfondita con l’incidenza del costo della ristrutturazione, le detrazioni fiscali e l’aumento di valore dell’immobile”.